Calcio

La situazione finanziaria della Juventus

Il calcio è uno degli sport più emozionanti al mondo e coinvolge club, giocatori, sponsor e appassionati di ogni genere. Ma come tutte le cose belle affinché rimangano tali bisogna poter essere parsimoniosi e lungimiranti.

Per anni le più grandi società di calcio hanno accumulato grossi debiti che hanno rischiato non solo di compromettere la salute del club stesso ma di tutto il sistema. Perciò in questo contesto, per citare Italo Calvino, bisogna "saper riconoscere ciò che non è inferno".

Infatti, nel mondo calcistico bisogna capire quali siano, non solo le sfide in campo, ma anche le sfide finanziarie significative che possono influenzare pesantemente il destino di una squadra sportiva quindi "dargli spazio" per cercare quella sostenibilità finanziaria che per fin troppo tempo ha spaventato i club calcistici europei.

In quest'analisi, esploreremo la situazione finanziaria della Juventus, un pilastro del calcio europeo che deve navigare attraverso le correnti finanziarie in un mercato in continua evoluzione.

Il contesto

L'assenza dalla Champions League ha certamente avuto un impatto significativo sul bilancio della Juventus, come evidenziato dai dati del primo semestre della stagione 2023/24, presentati nella relazione finanziaria semestrale consolidata al 31 dicembre 2023 e approvata nella giornata di venerdì 16 febbraio dal Consiglio di Amministrazione del club.

La perdita netta segnata è di 95,1 milioni di euro, un aumento notevole rispetto ai -29,5 milioni dell'anno precedente. Tuttavia, è fondamentale interpretare queste cifre nel contesto e considerare le prospettive future.

Una buona strategia

La Juventus sta attuando una strategia di riduzione dei costi. Il club mira a non restare fuori dalla Champions League per più di una stagione, ma questa eventualità sarà determinata dalle prestazioni della squadra sul campo. Inoltre, è importante notare che ci sono segnali positivi riguardanti la politica di contenimento dei costi implementata dalla società.

I dati mostrano una diminuzione dei costi grazie a un piano di ottimizzazione delle spese, senza compromettere la qualità della rosa bianconera. Anche se alcune rate di pagamento per i giocatori influiscono sul bilancio del semestre, si registra una diminuzione delle spese relative al personale e agli ammortamenti. Inoltre, l'aumento di capitale della Juventus è parte di un piano per ridurre l'indebitamento entro il 30 giugno 2024.

Questa operazione non solo rafforzerà il patrimonio netto del club, ma contribuirà anche a ridurre il debito, che al 31 dicembre 2023 ammontava a 326,8 milioni di euro.

Approfondiamo

La Juventus ha concluso in anticipo l'operazione riguardante l'aumento di capitale di 200 milioni di euro. Infatti, il 100% delle nuove azioni è stato sottoscritto, con un valore complessivo delle azioni pari a 199,9 milioni di euro.

La sera del 4 aprile 2024 la società ha annunciato il completamento dell'operazione, con la sottoscrizione di tutte le 126.373.938 azioni soggette all'aumento, per un controvalore totale di 199,9 milioni di euro. Da casa Juve filtra soddisfazione dato che l'operazione è stata conclusa un mese prima rispetto alle previsioni iniziali.

In più, la soddisfazione deriva soprattutto dalla fiducia dimostrata dal mercato, poiché non è stato necessario l'intervento del garante, che in questo caso era Exor, la holding degli Agnelli-Elkann, azionista di maggioranza del club bianconero.

La fiducia degli investitori

La conclusione dell'operazione relativa all'aumento di capitale rappresenta il termine di un quadrimestre intenso per la Juventus dal punto di vista finanziario. Durante questo periodo, la società ha dovuto affrontare il compito di rifinanziare il bond da 175 milioni di euro in scadenza lo scorso febbraio.

Anche in questa situazione, la Juventus ha ricevuto la fiducia, stavolta dalle banche, attraverso l'ottenimento di nuove linee di credito utilizzate per rifinanziare il bond.

Cala l'indebitamento

Come detto in precedenza gli effetti a livello finanziario si rifletteranno nei bilanci al 30 giugno 2024. È atteso un ridimensionamento dell'indebitamento finanziario netto, grazie agli ulteriori proventi generati dall'aumento di capitale, considerando che Exor aveva già versato 128 milioni di euro, oltre ad altre entrate previste.

Si prevede che l'indebitamento scenda notevolmente al di sotto dei 300 milioni di euro, pur rimanendo sopra i 200 milioni, con prospettive a medio-lungo termine. Importante sottolineare che il debito è bilanciato da asset significativi come lo stadio e la sede del club.

D'altro canto il Fair play Finanziario

Il nuovo regolamento del Fair Play Finanziario stabilisce criteri che la Juventus troverà difficoltà a rispettare immediatamente. Tuttavia, c'è una nota di positiva per i bianconeri: la violazione di tali criteri non comporta rischi di esclusione dalle competizioni UEFA, a meno che ciò accada per più anni consecutivi senza segni di miglioramento nei conti del club. L'UEFA ha infatti rafforzato le multe per le società non virtuose, ma ha alleggerito le sanzioni più severe.

Infatti, le richieste dell'UEFA possono essere riassunte in tre punti principali: non avere debiti scaduti con altri club, non accumulare passivi superiori a 60 milioni di euro negli ultimi tre anni e non spendere più del 70% dei ricavi in costo del personale tesserato. Tuttavia, il calcolo di tali parametri si basa sui bilanci chiusi al 31 dicembre di ogni anno, il che rende più complesso l'analisi per i club come la Juventus, i cui bilanci vengono chiusi al 30 giugno.

In via transitoria, per i bilanci 2023, non è previsto alcun tetto al passivo consentito e le società possono spendere fino al 90% dei ricavi per il personale tesserato. Per i bilanci 2024, il passivo massimo di 60 milioni di euro è calcolato sul biennio 2023-2024 e il limite di spesa per il personale tesserato è dell'80% dei ricavi. Dal bilancio 2025 in poi, il nuovo regolamento entrerà pienamente in vigore.

Verso il pareggio di bilancio

Nel suo business plan, la Juventus ha indicato la stagione 2026-2027 come quella del raggiungimento del pareggio di bilancio. Nel piano redatto, però, non si contano i ricavi del Mondiale per Club e quelli di un'eventuale partecipazione alla prossima Supercoppa. Traguardi che possono ridurre i tempi e avvicinare gli obiettivi finanziari.

In conclusione, l'analisi della situazione finanziaria della Juventus rivela una complessa intersezione di sfide e opportunità. Mentre l'assenza dalla Champions League ha pesantemente influenzato il bilancio del club, l'aumento di capitale anticipato è stato completato con successo, offrendo una base finanziaria da cui ripartire.

La fiducia del mercato, dimostrata dall'adesione totale all'aumento di capitale, è un segnale positivo che suggerisce un'ottimistica prospettiva per la Juventus. Tuttavia, resta fondamentale per il club adottare una gestione prudente e lungimirante al fine di mantenere la sua competitività sia sul campo che sul fronte finanziario nel panorama calcistico in continua evoluzione.