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Calcio

Stoccarda-Napoli 3-3: quando Maradona si prese l'Europa

El Pibe de oro ha regalato prodezze memorabili, ma forse mai come nella finale di ritorno del 1989 contro lo Stoccarda ha guidato il Napoli al trionfo.

Nonostante non riesca a trovare la via del gol, Maradona mette a disposizione dei compagni tutto il suo infinito talento. L'argentino di fatto prende per mano il Napoli e lo conduce alla vittoria della sua prima Coppa Uefa, con due meravigliosi assist.

Il Napoli arriva a questa partita di ritorno con due risultati su tre, avendo vinto l'andata per 2-1 al San Paolo. Maradona sale in cattedra e non si limita a gestire il risultato, sfruttando l'ampia visibilità dell'evento per dare sfoggio di tutta la sua illimitata classe.

Ecco il racconto di quello Stoccarda - Napoli 3-3 del 17 maggio 1989 e l'analisi delle sue sfumature. Perché in questo successo viene fuori la vera anima di quella squadra: unita, sotto la guida di Ottavio Bianchi, attaccata alla maglia, come Ferrara nella sua esultanza, ma anche matta come il finale di partita di De Napoli.

L'andata: il Napoli trionfa al San Paolo tra le polemiche

Nello stracolmo San Paolo è Maurizio Gaudino, tedesco di origini napoletane dello Stoccarda, ad aprire le marcature al 17'. Il Napoli assalta la porta avversaria, ma riesce a pareggiarla solamente nella ripresa su rigore, con Maradona.

A due minuti dal termine è Careca a far esplodere di gioia il San Paolo, regalando al Napoli un successo fondamentale in vista del match di ritorno. Ottavio Bianchi mantiene la sua consueta calma in panchina, mentre tra i tedeschi divampano le polemiche per la direzione arbitrale.

Lo Stoccarda si lamenta al termine della partita per due episodi: l'ammonizione del capitano Buchwald al 25' (che gli costa la squalifica per la gara di ritorno) e la concessione del calcio di rigore per il Napoli. La direzione dell'arbitro Germanokos ha fatto storcere qualche naso tra i tedeschi.

Maradona regala spettacolo

Il 17 maggio 1989, Stoccarda viene invasa da migliaia di tifosi del Napoli, giunti da tutta Italia e da tutta la Germania. Nonostante le polemiche e i tentativi di "lacrimuccia" (come definita da Bruno Pizzul in telecronaca) dei tedeschi, il clima nelle ore precedenti alla partita è di pura e semplice festa.

Che Maradona sia ispirato quella sera lo si capisce da subito: El Pibe de oro volteggia in campo e, al 18', vince un contrasto a centrocampo riuscendo a servire Alemao nonostante il fallo subito. Il brasiliano si invola nella metà campo dello Stoccarda, scambia con Careca e, giunto davanti ad Immel, lo batte per lo 0-1 Napoli.

Le finali vengono spesso decise dagli episodi e anche quella del 1989 tra Napoli e Stoccarda non fa eccezione. In quel caso, le sliding doors sono i calci d'angolo. Da un corner nasce il pareggio dei tedeschi, con Klinsmann che svetta su Ferrara, ma anche il successivo 1-2 proprio del difensore napoletano.

Maradona batte un calcio d'angolo corto e la palla viene respinta nuovamente nella sua zona. In questo momento viene fuori tutto il talento del 10 argentino, che invece di stoppare la sfera la colpisce fortemente di testa, pescando al centro dell'area proprio Ferrara, che segna.

Tutta l'essenza di quel Napoli viene fuori nell'esultanza successiva. Ferrara stenta a crederci, alza le mani con le lacrime agli occhi. Maradona si avvicina al difensore a fine partita e afferma davanti alle telecamere: "Lui se lo merita più di tutti". Quegli attimi sono poesia pura per un appassionato di calcio.

Il finale thrilling di De Napoli

Sul punteggio di 1-2 il Napoli potrebbe rilassarsi, ma Maradona non ha ancora finito di illuminare la serata di Stoccarda. Da un cross respinto dei tedeschi nasce un improvviso contropiede degli azzurri e, in pochi secondi, si scrive la storia.

Careca vince un duello aereo all'altezza della metà campo e spizza il pallone in avanti, permettendo a Maradona di involarsi nello spazio. El Diez potrebbe tentare il dribbling e la conclusione, ma non lo fa. L'argentino si ferma e serve perfettamente il compagno di reparto, che freddamente cala il tris azzurro e bissa il gol dell'andata.

La gloria si condivide, parola di Diego Armando Maradona. Si vince o si perde tutti insieme. Sul 1-3 il Napoli mette definitivamente in discesa la partita, ma Fernando De Napoli si rilassa troppo e regala un finale col brivido a tutti gli spettatori di quella finale di Coppa Uefa.

De Napoli prima devia goffamente l'innocuo tiro di Gaudino (ancora lui) da fuori area, regalando il 2-3 allo Stoccarda, poi di fatto serve un cross sulla testa di Schmaler al 89' che vale il 3-3. Un paradossale doppio blackout, che impedisce al Napoli di vincere anche il ritorno ma non di alzare la sua prima (e ad oggi unica) Coppa Uefa.

"Li ho fatti pareggiare. Li ho fatti pareggiare. Questa vittoria è per loro (per i tifosi del Napoli, ndr.)". Queste sono le parole di Nando De Napoli al termine di Stoccarda - Napoli 3-3. Una partita iconica, un grande classico del calcio, un rollercoaster di emozioni ma, soprattutto, il match che ha regalato agli azzurri il loro unico trofeo internazionale.