Calcio

L'Udinese di Zico, una bella incompiuta

Nella Serie A 1983-84 i friulani poterono schierare l'asso brasiliano, che segnò ben 19 gol. In compenso in classifica arrivò solamente un nono posto.

Una sbornia indimenticabile: avere in squadra uno dei migliori calciatori al mondo e vivere tranquilli, a risolvere i problemi ci avrebbe pensato lui.

I giornali e le televisioni ad accalcarsi in una zona normalmente tranquilla, riservata, poco avvezza ai riflettori, Udine e il Friuli, quanto di meno brasiliano possa esserci in Italia.

Eppure Zico all'Udinese tra il 1983 e il 1985 sarebbe stato la notizia, l'evento in assoluto. Uno dei colpi più fantascientifici nella storia del calciomercato. Grandi aspettative il primo anno, risultato agrodolce.

Zico all'Udinese, esordio col botto

Arthur Antunes Coimbra, "O Galinho", "Il Pelé bianco" o semplicemente Zico. L'estate del 1983 è quella che porta il fenomeno brasiliano, quello marcato a fatica da Claudio Gentile nel mondiale 1982, attaccante di fama internazionale e macchina da gol, all'Udinese.

È un affare che porta addirittura le alte cariche del calcio italiano a interrompere la trattativa, non è molto chiaro il giro di soldi tra intermediari, il presidente friulano Mazza e lo stesso Zico. I tifosi dell'Udinese però sono chiarissimi e scendono in piazza al grido "O Zico o Austria".

Scongiurata la guerra civile, alla fine si sistema tutto e il brasiliano può essere tesserato e iniziare a giocare in una squadra abituata a remare a metà classifica nella comunque equilibrata Serie A degli anni Ottanta.

Il fronte d'attacco con Zico diventa eccezionale: il brasiliano con il numero 10 funge da fantasista, davanti c'è Virdis, supportato sulle fasce da Massimo Mauro e dal "Barone" Franco Causio, in una delle sue ultime stagioni da protagonista. Sarebbe un 4-2-3-1 con in difesa un altro brasiliano di lusso, il jolly Edinho.

Il debutto è assolutamente da sogno, 5-0 in casa del Genoa con doppiette di Zico e Virdis. I giornali strabuzzano gli occhi: e se l'Udinese diventasse una delle candidate allo scudetto?

Alla seconda giornata nuovo show contro il malcapitato Catania: 3-1 e altra doppietta di Zico, che nei primi 8 turni di campionato realizza 8 gol, medie mai viste in precedenza.

Del resto di destro, di sinistro o su punizione "O Galinho" non si fa problemi a segnare, è un calciatore completissimo, quasi un lusso per una squadra come quella friulana.

No Zico, no party

Quello che avrebbe bisogno di sistemare l'Udinese in realtà è la difesa. Sì perché ogni volta per vincere una partita ci vuole una mezza goleada, e non sempre Zico è in giornata positiva, quindi basta prendere un gol per finire al tappeto.

Certo, poi ci sono delle partite indimenticabili e folli, oltre al 5-0 al Genoa all'andata i friulani fermano 2-2 la Juventus oppure vanno a San Siro contro il Milan e pescano un 3-3 di nuovo con doppietta del brasiliano. Pochi giorni dopo asfaltano il Napoli 4-1.

Alla fine del girone d'andata i bianconeri hanno 16 punti e il secondo miglior attacco, Zico è in vetta alla classifica marcatori con Platini a quota 11 gol. Alla ventesima giornata l'apoteosi, 3-1 alla Fiorentina con doppietta di Virdis e immancabile timbro di Zico e il secondo posto occupato da Roma e Torino dista appena 2 punti, ce n'è abbastanza per sognare.

Invece dopo una sconfitta 2-0 con l'Inter il brasiliano si infortuna e rimane fuori per oltre un mese. Nelle successive cinque partite senza il loro numero 10 titolare l'Udinese perde 2 volte e scivola indietro. E pure quando torna Zico i risultati scarseggiano.

Totale, alla fine arriva solo un modesto nono posto con sorpasso del Milan all'ultima giornata grazie al 2-1 nello scontro diretto.

Quarto miglior attacco con 47 gol, terza peggior difesa con 40 reti subite. In questi due estremi c'è tutta la stagione dell'Udinese, la sbornia per aver avuto a disposizione uno dei migliori calciatori del mondo e la dura realtà di una retroguardia non all'altezza.

Zico chiude con 19 gol in 24 presenze, vice-capocannoniere della Serie A dietro a Platini che chiude a 20, ma in 28 partite. C'è anche Virdis che è arrivato in doppia cifra con 10 centri, confermandosi attaccante di livello.

Già dalla stagione successiva sia Zico, martoriato dagli infortuni, che l'Udinese, precipiteranno più in basso. Dodicesimo posto, senza nemmeno i momenti magici vissuti nella prima annata con il "Pelé bianco" in campo.