Rennes - Milan: le praterie difensive dei francesi sono la salvezza del Diavolo

Gli ampi ed inevitabili spazi concessi dalla formazione francese rendono indolore la sconfitta meneghina.

Per una prestazione poco in chiaro e troppo in scuro, il Milan perde 3-2 contro il Rennes, ma grazie al 3-0 dell'andata certifica la qualificazione agli ottavi di finale.

Svogliata a tratti, incerta spesso in difesa, la formazione di Pioli colpisce aggredendo gli spazi che i rivali devono gioco forza concedere per assaltare la porta di Maignan.

Una mossa prevedibile che diventa la salvezza di un Diavolo che ha provato in tutti modi a mettersi in difficoltà da solo: e oltre alle reti concesse, spiccano anche le tante ripartenze gettate al vento.

Vediamo nel dettaglio.

Il Milan spreca, il Rennes no

Come era prevedibile alla vigilia, gli uomini di Julien Stéphan hanno una sola via per provare a riaprire il discorso qualificazione, dopo il 3-0 patito a San Siro una settimana prima; attaccare, ma di conseguenza aprire il fianco al contropiede del Milan.

Per questo motivo Pioli chiede a Pulisic, Jovic e Leao di rimanere molto alti, praticamente bloccati sulle loro posizioni senza rientrare quasi mai: in compenso si abbassano molto dalla mediana in giù i meneghini.

Lo schema è palese: rubare palla ai francesi e innescare il contropiede. E nei primi minuti il Milan colleziona almeno quattro ripartenze in questo modo, con un Leao troppo morbido che fallisce un paio di gol quasi fatti, mentre la difesa transalpina ci mette una pezza nelle altre due occasioni.

E l'avvio fin troppo sbarazzino dei padroni di casa, si traduce poco dopo nel gol del vantaggio del Rennes che ringrazia il Milan per la poco cattiveria sotto porta e alla prima occasione infila la porta dei rossoneri.

1-0 e dramma sportivo in arrivo per il Diavolo? Le condizioni ci sarebbero anche, ma i rossoneri di casa devono aggredire e così facendo continuano a lasciare ampi varchi in difesa.

Il Milan ha il merito di non scomporsi e sulla catena di sinistra viene confezionato il gol dell'immediato 1-1: Leao innesca Theo Hernandez che pennella alla perfezione per la testa di Jovic.

Il serbo non si fa pregare e segna la prima rete in campo europeo con la maglia dei sette volte campioni continentali. Un risultato che allontana spettri ed incubi.

Quelle praterie sfruttate a metà

Il gol del Milan non cambia il copione e se possibile, le occasioni continuano a fioccare in contropiede per la banda di Pioli che si conferma allergica ad essere cinica.

Così sull'1-1 si va al riposo e ad inizio ripresa, l'ennesima sgroppata di Leao viene sfruttata male dallo stesso lusitano. Sul ribaltamento di fronte, contatto minimo nell'area del Diavolo e calcio di rigore per il Rennes che si riporta in avanti.

Francesi che ci credono e alzano ancora il baricentro, ma in questo modo diventa una soluzione tattica che prima o poi porta a pagare dazio alla truppa di Julien Stéphan.

Il Milan lo sa bene e all'ennesima ripartenza di Leao, la squadra meneghina pareggia. Questa volta il lusitano non solo tiene botta nei contrasti, ma con coraggio e un pizzico di fortuna segna il gol del 2-2 che in qualche modo avvicina il Diavolo alla metà.

In realtà, gli uomini di Pioli fanno di tutto per complicarsi la vita e un altro rigore spedisce il Rennes ancora avanti, ma ormai il finale è scritto e seppur soffrendo in diversi frangenti i meneghini portano a casa la qualificazione.

Un pass praticamente vidimato nella gara d'andata con un secco 3-0 che ha obbligato il Rennes ad attaccare e lasciare ampi spazi nel match di ritorno: quegli spazi che il Milan ha sfruttato a tratti, ma alla fine avanzando agli ottavi di finale.